Triste notizie per il mondo dei motori in Italia, con un colosso che ora dichiara fallimento ed è una batosta per tutti.
Non mancano di certo i problemi nel mondo delle auto e delle moto in questi anni, soprattutto per quanto riguarda la gestione della transizione verso la guida elettrica. Le due ruote poi sono ancora più in difficoltà rispetto alle auto, perché il rombo del motore quando si è in moto è un aspetto che non può mancare di certo.
Questo sta comportando così a una serie di dolorosi fallimenti sul mercato, con tante aziende che sono costrette a leccarsi le ferite. Il mondo delle moto elettriche non sta di certo decollando e lo si vede anche nel momento in cui si ha a che fare con una delle migliori realtà del settore e che purtroppo è costretta a chiudere i battenti.
Stavolta non è servito nemmeno farsi strada nel mondo delle corse per poter far conoscere il proprio nome in giro per il mondo, come lo si evince con il caso di Energica, realtà che si stava facendo largo nella MotoE. Ora la situazione purtroppo è irrecuperabile e si è arrivati alla tragica notizia che era attesa da tempo.
Energica chiude i battenti: la fine di un’Era
Vi era davvero tantissima fiducia ed entusiasmo attorno al progetto di Energica Motor Company, con questo colosso che avrebbe dovuto risultare decisivo per la transizione verso la mobilità elettrica delle due ruote. Purtroppo ci si ritrova di fronte a una serie di problematiche che hanno impedito all’azienda modenese di continuare la propria storia.
La speranza era quella che, dopo la vendita del 75% delle quote azionarie a Ideanomics, ci potesse essere la soluzione a ogni problema, ma in realtà il 2024 non è stato altro che un lento e inesorabile declino verso il baratro che ha portato così al fallimento di una delle aziende che era maggiormente in voga per le moto elettriche sportive.
Dalla nota ufficiale dell’azienda si può notare come gli sforzi da un punto di vista tecnico non siano di certo mancati e soprattutto si è provato in tutti i modi a tenere a galla la società. Ora però è tempo di fare i conti con la realtà dei fatti e i tempi in cui vi erano ben 130 punti vendita in Italia e 2000 moto in giro per le strade sono solo un lontano e sfumato ricordo.
