Qualche insidia nel percorso di transizione all’elettrico per Porsche: ma attenzione al nuovo modello, la 911 T-Hybrid
Anche Porsche, come altri brand automobilistici di lusso, sta guardando all’elettrico come all’alimentazione esclusiva dell’immediato futuro per il suo parco auto. Ciò nonostante il percorso di elettrificazione non è esente da insidie e la casa tedesca lo sa bene, tanto da aver rivisto i suoi piani valutando la possibilità di dilatare i tempi di transizione all’elettrico.
Ciò nonostante il nuovo modello lanciato sul mercato, ovvero la Porsche 911 T-Hybrid, rientra appieno nel progetto volto al definitivo passaggio al full electric. Si tratta infatti della prima 911 di serie con motorizzazione ibrida e rappresenta dunque un prezioso passo avanti dell’azienda. Scopriamone caratteristiche, prestazioni ed altre curiosità.
Porsche, rallenta la transizione al full electric ma arriva la 911 T-Hybrid
A differenza di quanto si pensava cinque anni fa, il processo di transizione all’elettrico è meno snello del previsto, ragion per cui Porsche sta ragionando sull’idea di rivedere il piano industriale mirato in prima battuta alla consegna entro il 2030 di oltre l’80% della produzione con motorizzazione elettrica. Ciò nonostante la casa tedesca ha immesso sul mercato la nuova Porsche 911 ibrida, la (quasi) prima con questa motorizzazione.
Guardando al 2010 infatti in molti ricordano la 911 GT3 R Hybrid caratterizzata da due motori elettrici da 60 kW che erano stati collegati con un elettrovolano alle ruote anteriori (una ciascuno) e che affiacavano il boxer 6 cilindri 4 litri da 480 cavalli. Una tecnologia all’epoca decisamente all’avanguardia. Oggi si torna a puntare all’ibrido in una veste tutta nuova, in attesa di una Porsche 911 full electric per la quale si dovrà aspettare ancora. Il nuovo veicolo è completamente personalizzabile grazie alla ricca gamma di accessori disponibili che consentono di adattare la 911 T-Hybrid alle esigenze di ogni singolo guidatore.
La configurazione è disponibile non soltanto con l’auto ma anche con un orologio made in Svizzera caratterizzato da un cinturino realizzato nella medesima pelle degli interni del veicolo ma non solo. Il rotore di ricarica è ad immagine e somiglianza dei cerchi e, sempre personalizzabile, anche il quadrante è dello stesso colore della carrozzeria. Tra le caratteristiche di punta troviamo le sospensioni riviste per aumentare la stabilità alle elevate velocità riducendo di contro il raggio di sterzata. Un motore boxer tecnico da 3,6 litri più compatto e dotato di regolazione dell’albero a camme ed un motore elettrico che lavora anche come generatore, garantendo 15 cavalli in più.